Il Governo italiano ha ieri varato un Decreto Legge volto a impedire la procedura di interruzione dell’alimentazione a Eluana Englaro. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva segnalato il suo disaccordo in nome “del fondamentale principio della distinzione e del reciproco rispetto tra poteri e organi dello Stato”, che “non consente di disattendere la soluzione che per esso è stata individuata da una decisione giudiziaria definitiva sulla base di principi, anche costituzionali, desumibili dall’ordinamento giuridico vigente” (Vedi Lettera di Napolitano.). Il Governo ha deciso di ignorare la lettera del Presidente della Repubblica e di dar comunque via libera al provvedimento.
In merito all’azione del Governo, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha dichiarato, tra le altre cose, che “”Se il Capo dello Stato decidesse di caricarsi della responsabilità di una vita, e considerasse di non firmare il decreto inviteremo il Parlamento a riunirsi ad horas e approvare in 2-3 giorni una legge che anticipi la legge già all’esame delle Camere, che contiene questa norma”, esplicitamente offendendo il Presidente Napolitano equiparando la sua azione a un’omissione di soccorso. Ha inoltre asserito che tra i motivi che ispirano la sua azione c’è il seguente: la Englaro è “una persona che potrebbe anche avere un figlio”. (Vedi Dichiarazioni di Berlusconi.)
I membri del Circolo di Parigi del Partito Democratico e l’Associazione Democratici Parigi, di fronte alle gravissime ed irresponsabili azioni e parole del Presidente del Consiglio e del Governo da lui diretto, chiedono con forza alla Direzione Nazionale di assumere le seguenti iniziative:
1. Prendere una posizione netta e inequivoca sul caso di Eluana Englaro, riconoscendo la validità giuridica e il buon fondamento morale delle decisioni di giustizia. Se per caso ci fossero ancora indecisioni nel PD, proporre una mozione alla Direzione, con il vincolo di attenersi al risultato del voto per tutti i parlamentari del PD.
2. Censurare l’operato del Governo sullo strappo istituzionale e indicare la volontà chiara di non procedere a nessun dialogo istituzionale se non vengono prima offerti segnali inequivocabili di rispetto delle prassi istituzionali e dei principi della Costituzione. In particolare presentare le proprie scuse formali al Presidente Napolitano.
3. Richiedere le scuse formali e ufficiali del Presidente del Consiglio a tutte le donne italiane, offese dalle parole sventate e inaccettabili che mostrano di considerare la donna come semplice portatore di figli a prescindere dalla propria volontà di averne, parole tanto più gravi in quanto riferite all’esempio dolorosissimo di Eluana Englaro.
4. Proporre che il padre di Eluana, Beppino Englaro, sia nominato per la Medaglia al Merito Civile della Repubblica Italiana per la sua coraggiosa battaglia civile.
I Democratici Parigi