Equilibrium vs Porcellum: Proposta di sistema elettorale per elezioni legislative

Qui il documento intero: PROPOSTA SISTEMA ELETTORALE

Non esiste una legge elettorale che possa risolvere i problemi di un paese. Le soluzioni devono essere il risultato di un processo decisionale politico che coinvolga le strutture preposte a questo scopo: quelle legislative e quelle esecutive.

Tuttavia il modo in cui queste strutture, in un paese democratico, vengono elette influenza la loro capacità di rendersi efficaci.

A partire dalla fine della prima repubblica, fine che è stata determinata dalla corruzione e dal clientelismo diffusi all’interno dei partiti, si sono adottati diversi sistemi elettorali per l’elezione dell’organo massimo di potere italiano: il parlamento. I risultati ottenuti non sono stati certo incoraggianti. E forse la ragione principale risiede nel fatto che questi sistemi sono sempre stati definiti sulla base di un calcolo di convenienza di parte legata alla contingenza del momento. Si è pensato più alla conservazione del potere di singoli o di gruppi di interesse che al Paese. Si sono raggiunti compromessi al ribasso rendendo le soluzioni complesse oltre che inefficaci. E inevitabilmente questi sistemi sono stati cambiati seguendo appunto le modifiche contingenti del quadro politico.

L’ultima modifica, il Porcellum, non ha fatto eccezione. Un nome che è stata una garanzia e che non si è smentito affatto. Arrivato peraltro nel momento di massima crisi politica dei partiti ed economica del paese.

Oggi ci troviamo in una condizione ancor più ingovernabile, condizione che rischia di minare il nostro impianto democratico, favorendo soluzioni scorciatoie, prodotte sempre in un regime di instabilità politica, che puntano a riformare la natura del potere esecutivo (presidenzialismo) ed abbandonando a se stesso il ruolo del Parlamento.

Come circolo PD Parigi abbiamo quindi pensato di dare un contributo alla prossima discussione di una riforma dell’attuale legge elettorale.

L’idea di fondo è che questa sia, sul lato istituzionale, la priorità che il Paese ha davanti a sé, e che questa legge debba essere fatta mantenendo, al momento, invariato l’attuale quadro costituzionale.

Nel redigere questa proposta ci siamo ispirati a ciò che di buono, a nostro parere, è stato presente nelle varie riforme di legge che si sono susseguite, a ciò che pensiamo sia utile per il Paese considerandone il contesto e a ciò che di buono possa derivare dalle leggi esistenti in altri paesi simili al nostro.

L’idea dunque di riforma parte da tre requisiti che noi riteniamo essenziali e non separabili:

  • La necessità di stabilire una maggioranza certa al partito/coalizione vincente: requisito di governabilità
  • La necessità di garantire anche ai piccoli raggruppamenti una rappresentatività parlamentare: requisito diritto di tribuna
  • La necessità di legare ogni eletto/candidato ad un territoriorequisito di rappresentanza territoriale

Il risultato quindi è un sistema che potremmo definire di collegi uninominali con ripartizione dei seggi proporzionale corretta con premio di maggioranza stabilito da un doppio turno di voto.

Al primo turno l’elettore vota il proprio candidato di collegio espressione di una sola lista rappresentata da un partito o da una coalizione di partiti. Al secondo turno, qualora nessuna lista a livello nazionale abbia raggiunto la maggioranza assoluta al primo, l’elettore vota a chi dare il premio di maggioranza scegliendo fra le prime due liste classificate a livello nazionale secondo il risultato del primo turno.

Non sono pertanto previste liste bloccate di candidati multipli, l’espressione della preferenza e liste multiple associate con simboli diversi ad un candidato.

La proposta è illustrata interamente in questo documento: Proposta sistema elettorale

A sostegno di questa proposta, nel documento sono descritte le modalità di assegnazione del numero dei seggi a ciascuna lista ed il criterio di scelta del candidato eletto in un collegio. Tali criteri sono poi impiegati in due distinti esercizi di simulazione rappresentanti altrettanti scenari particolari ed i risultati ottenuti riportati a livello globale così come per ciascun collegio.

Questa proposta è posta all’attenzione di chiunque sia interessato dentro il Partito Democratico così come fuori. Desidereremmo anche ricevere commenti, critiche, ulteriori proposte nello spazio dedicato ai commenti in coda a questo post.

Circolo PD Parigi

Tavola rotonda “Transition énergétique: le débat français, la situation italienne, les perspectives pour l’Europe”

Sabato 5 ottobre, alle ore 16h30 , presso la Salle 37 RC, bâtiment Atrium del campus Jussieu – Université Pierre et Marie Curie (métro ligne 10 ou 7 – Jussieu, piano d’accesso in basso) l’Associazione Democratici Parigi organizza una tavola rotonda – in lingua francese – sul tema della Transizione energetica.

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In programma gli interventi di:

– Luca BACCARINI (chercheur associé, IRIS): Les grands enjeux géopolitiques et économiques de l’énergie : fossiles et renouvelables.
– Christophe GOUPIL (Prof. à l’ENSICAEN et à l’Université Paris VII): L’approche du Laboratoire Interdisciplinaire des Energies de Demain (LIED) et son réseau international PIERI (Paris 7 Interdisciplinary Energy Research Institute) : fédérer Sciences et Sciences Humaine
– Jean-Pierre PERVES (Ancien directeur du CEA Saclay): Le mix énergétique et le rendement des différentes sources d’énergie. Le cas français : quelle évolution des sources d’énergie, quelle gestion du parc nucléaire ?
E’ prevista anche la partecipazione di un rappresentante IEA – OECD sul tema:  Organismes internationaux et accords entre Etats pour une production d’énergie à bas émission de gaz a effet de serre : difficultés et enjeux.

A seguito degli interventi ci sarà spazio per un dibattito con il pubblico.
Come sempre, la partecipazione é aperta a tutti. Vi aspettiamo numerosi.

Piano d’accesso:

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Appello agli elettori del Partito Democratico

La segreteria del Circolo PD Parigi condivide e fa proprio l’Appello qui sotto, lanciato da personalità di varie aree e sensibilità del nostro partito, e rivolto alle elettrici e agli elettori democratici: iscrivetevi e partecipate attivamente al prossimo Congresso, che sarà con la vostra partecipazione la vera occasione di cambiamento per il PD e per l’Italia. Il nostro non é un appoggio esplicito ai diretti firmatari, ma é condivisione piena dello spirito di questo appello. Ancora una volta, il momento migliore per iscriversi al PD é oggi.

Questo appello è rivolto a tutti gli elettori del Partito Democratico affinché diano il loro contributo partecipando al prossimo congresso in maniera attiva.

L’analisi delle criticità ci vede concordi circa un Partito Democratico spesso ingabbiato da logiche correntizie, incapace di cogliere i cambiamenti del nostro tempo, ammalato di tatticismo e di personalismi, poco propenso ad ascoltare la base, il suo elettorato e la voce dei territori.

La missione del Partito Democratico è quella di governare l’Italia. Oggi dobbiamo fare quei cambiamenti di sistema indispensabili a farla divenire il Paese del rispetto e del merito che è il fondamento di ogni società, dove crescita economica e benessere umano, ambientale e civile vanno di pari passo. Per questo serve un congresso ricco di contenuti e di obiettivi.

Il congresso del Partito Democratico sarà il momento in cui non si rinnoveranno solo i dirigenti nazionali e locali, ma si definirà la linea politica dei prossimi anni.

Abbiamo l’idea di un partito che non sia consociativo ma alternativo al centrodestra, rispettoso dei principi stabiliti dallo Statuto, chiaro nei contenuti e trasparente nelle scelte, aperto alla società civile e ai suoi talenti, pronto a confrontarsi con gli amministratori locali, capace di formare una classe dirigente, promotore del merito a tutti i livelli.

Da tempo chiediamo un congresso aperto al quale possano partecipare non solo gli iscritti, ma anche gli elettori e i simpatizzanti. Un congresso con regole semplici, chiare e trasparenti. Un congresso che diventi luogo di discussione e scelta per milioni di persone. In ogni caso ci sarà un solo modo per cambiare il Partito Democratico: entrarci.

Aderire in massa, partecipare al congresso da iscritti, per contribuire non solo con il voto ma con la partecipazione, vorremmo dire con la propria vita, con l’esempio; assai di più di quanto si possa fare se fossero “solo” primarie. Patrimonio di condivisione che non ci ha mai tradito.

Con questo appello chiediamo pertanto a tutti gli elettori del Partito Democratico, nessuno escluso, di iscriversi. Di farlo fin da oggi e di invitare altre persone a farlo. Questo consentirà di ampliare la base della nostra democrazia interna e di avere una leadership autorevole, riconosciuta e pienamente legittimata.

Iscriversi al Partito Democratico è semplice. Basta rivolgersi al circolo del proprio luogo di residenza, sottoscrivere l’adesione e ritirare la tessera. Ma c’è anche l’iscrizione on line, dal sito del Partito Democratico.

Ne vale la pena. Non per noi, non per chi sarà il prossimo segretario, ma per il Partito Democratico.

Che è un po’ come dire per l’Italia.

Fabrizio Barca
Goffredo Bettini
Felice Casson
Pippo Civati
Laura Puppato
Debora Serracchiani

Per iscrivervi al PD Parigi potete contattarci via mail a o effettuare on-line una pre-iscrizione al link https://partitodemocraticoparigi.org/iscrizioni/

I circoli all’estero e l’indipendenza dalle dinamiche congressuali bolognesi

Nel ringraziare la federazione provinciale del PD di Bologna per aver messo al centro delle proprie riflessioni l’Europa e per avere organizzato, venerdi’ 6 settembre 2013, un dibattito dal titolo “Europeizzare il PD a partire dai circoli”, alla presenza dei rappresentanti dei circoli di Bruxelles, Friburgo, Lussemburgo e Parigi, ci troviamo nella necessità di smentire quanto attribuitoci a mezzo stampa il giorno dopo (cfr articoli sulle edizioni locali di Repubblica e Il Resto del Carlino).

I circoli di Parigi, Friburgo, Lussemburgo e Bruxelles sostengono con decisione ogni sforzo dei circoli italiani e dei loro militanti perché le questioni europee siano sempre all’ordine del giorno e trattate come “politica interna”, ma in nessun caso desiderano entrare nelle dinamiche congressuali che sono proprie di ogni territorio.
Il rischio, facendolo, è di provincializzare l’Europa, anziché europeizzare l’Italia.

Circolo PD Friburgo
Circolo PD Lussemburgo
Circolo PD Parigi
Circolo PD Bruxelles

Europa: obiettivo lavoro

Martedì 17 settembre alle 19h30, presso la sede INCA France (44, rue du Château d’Eau, Parigi XIème) il nostro Circolo e l’Associazione Democratici Parigi incontrano Fulvio Fammoni, presidente della Fondazione Di Vittorio e Francesco Saraceno, economista dell’OFCE di Sciences Po, per un dibattito organizzato dall’INCA France su Europa e lavoro. Vi aspettiamo numerosi!locandina