pacchetto costo zero

Io ho un pallino: un pacchetto di riforme a costo zero, riforme civili non sono nel senso delle unioni civili, ma dei diritti e doveri di un popolo civile e dei diritti e doveri dei cittadini di uno stato moderno.
Un pacchetto che ha caratterizzato per un certo tempo l’amministrazione spagnola, che comincia a caratterizzare quella americana (http://www.unita.it/news/mondo/90498/omofobia_delitto_federale_obama_firma_la_legge).
Non sono riforme economiche (come la riforma della salute in America), ma sono riforme culturali.
Il partito che le propone non mostra di avere una visione economica speciale, ma mostra di avere un’idea di cosa sia la cittadinanza, di avere una visione del mondo, e di portare con sé una cultura.
La coalizione che le realizza cambia il volto culturale di un paese, ma già proponendole, mettendole al primo posto della propria agenda per l’alternativa si fa avanzare una cultura. E l’italia ne ha un certo bisogno.
Che mettere nel pacchetto? Non ho la lista completa e non credo la si debba avere, ho priorità: leggi contro l’omofobia come quella che ci siamo fatta scivolare tra le mani, la legge sul testamento biologico (e per me, sul suicidio assistito), leggi sulle unioni tra chi vuol stare insieme sapendo che lo stato non ha alcun diritto di eleggere famiglie di serie A e di serie B, la laicità piena di istituzioni pubbliche come la scuola o altro (con un no secco all’ora di religione islamica, aberrazione tra le aberrazioni), leggi sull’aborto il più possibile sereno e indolore, e precoce con pillole del giorno dopo distribuite come si deve; leggi sulla facilitazione delle adozioni, perché in orfanotrofio si sta peggio di sicuro e perché se una donna alleva un figlio da sola non vedo perché non lo possano fare due donne o due uomini che riempiono gli stessi rigidi criteri delle coppie eterosessuali; leggi sulla fecondazione assistita e leggi sulla ricerca in staminali, clonazione e biotecnologie (poi bisogna che vengano anche i fondi, ma intanto leggi che liberino la ricerca).
L’immagine che ne emerge è quella di uno stato senza etica, lassista, che lascia l’individuo solo davanti alla scienza e alla tecnologia? Che non lo protegge dalle minacce della disumanizzazione, della trasformazione degli uomini in esseri geneticamente modificati, o che lo mette su una via di lassismo per cui tutto è uguale, etero e omosessuale, qualunque scelta sullo stesso piano? Uno stato che abdica al suo ruolo sociale e che lascia gli individui a sé stessi, insomma lo stato del capitalismo avanzato?
Mah. Io non credo che ci sia un errore fondamentale a identificare lo stato sociale con lo stato paternalista, e che uno dei grandi passi verso una sinistra moderna sia quello di disgiungere il ruolo dello stato come equalizzatore di possibilità economiche e come assistenza e solidarietà dallo stato che ti dice come e quando devi vivere e morire.
Disgiungere il sociale vero dalle scelte e dalle libertà individuali.
E’ un passo che nel PD devono fare tanto le anime che vengono dall’area socialista e comunista che quelle che vengono dall’anima cattolica. La parola d’ordine di questo passo è quella delle libertà individuali e della laicità, laicità rispetto alla Chiesa e alla visione  dello stato che ha intrattenuto un certo comunismo.
Elena Pasquinelli

I seggi a Parigi per le primarie

A Parigi i seggi saranno aperti dalle 7 alle 20 in tre punti della città

  1. nel 6° arrondissement al 16 rue Visconti (sede PS) M° Odéon
  2. nel 12° arrondissement al 28 rue C. Tillier (sede Acli) M° Reully Diderot
  3. nel 18° arrondissement al 7bis rue de Tretaigne (sede Parti Socialiste du 18°)
per votare è necessario presentarsi con un documento d’identità che attesti la cittadinanza italiana. Possono votare tutti i cittadini italiani all’estero che hanno compiuto i 16 anni.
Lo scrutinio è pubblico e si svolgerà a partire dalle 20,30 nella sede del seggio in rue C. Tillier n° 28 (M° Reully Diderot).
Ringraziamo qui gli iscritti che si sono resi disponibili per aprire i seggi a Parigi e nel resto della Francia.
In Francia saranno aperti seggi a Lione, Thionville e Troyes. E ringraziamo le sezioni del PS che ci ospitano nelle loro sedi e l’associazione Acli per la disponibilità.
E’ ancora possibile, fino al 23 ottobre, registrarsi per il voto on line:  www.votoestero.partitodemocratico.it

La mozione Marino a Parigi organizza una festa il sabato 24 ottobre

Festa aperitivo per Marino segretario, con i candidati in Europa della lista Marino e con i simpatizzanti parigini che vogliono un partito democratico nuovo con Marino segretario!
Una serata vivace per poi svegliarsi la domenica mattina e votare alle primarie!

Dalle 17 alle 21 presso i locali del PS del 2° arrondissement
Dalle 21 in poi presso il Bar AU PASSAGE
22 Cour des Petites Ecuries
Paris 75010
Métro: L4 Chateau d’eau – L8 – 9 Bonne nouvelle

Tutti i dettagli della serata su http://www.scelgomarino.info

Mozioni a confronto il 21 ottobre alle ore 20:00 a Parigi

Il PARTITO DEMOCRATICO CHE VOGLIAMO
DIBATTITO PUBBLICO SULLE PRIMARIE DEL 25 ottobre


mercoledì 21 ottobre ore 20:00


con
Andrea Garnero (mozione Bersani)
Lapo Pistelli (mozione Franceschini)
Beatrice Biagini (mozione Marino)

“Salle de Fetes” della Mairie del  13° arrondissement, 1 Place d’Italie,
Métro Place d’Italie (linee 5, 6 e 7)
info 0033 0650237710

Ricordiamo che è possibile votare on line per chi non fosse a Parigi
Per chi è a Parigi si potrà votare dalle 7:00 alle 20:00 presentando un documento d’identità presso i seggi:
  1. nel 6° arrondissement al 16 rue Visconti (sede PS) M° Odéon
  2. nel 12° arrondissement al 28 rue C. Tillier (sede Acli) M° Reully Diderot
  3. nel 18° arrondissement al 76bis rue Duhesme (sede PS) M° Jules Joffrin

ora di religione islamica

http://www.unita.it/news/italia/89898/ora_di_islam_a_scuola_dalema_idea_giusta

Una parola sull’ora di religione islamica nelle scuole, per spiegare perché io sono profondamente contraria.
badiamo bene, mi sembra giustissimo conoscere meglio le persone che arrivano in Italia (o in Francia) comme immigrati, che entrano a farne parte e che modificano la nostra cultura.
Ma appunto, ridurre la loro cultura al fatto di essere islamici mi pare paradossale, offensivo, no: demenziale.

Rinchiudiamoli sempre di più nello stereotipo, cosi’ convinciamo meglio le ragazzine che per difendere la loro identità culturale, culturale badate e non religiosa, si devono mettere il velo. Noi in Francia a questo fenomeno ci assistiamo giorno dopo giorno, con ragazzien che vengono ritirate da scuola o che (dicono almeno) di scegliere di portare il velo perché la loro cultura è sotto attacco. Cultura, non religione. Ma se si installa la confusione, la difesa della cultra si trasforma in fondamentalismo islamico, o almeno nell’adozione dei suoi simboli più biechi, come il velo e la sottomissione delle donne. Simboli che le donne dei paesi musulmani combattono con la vita e le frustate.

Ma da quando dire arabo vuol dire islamico? Allora dire europeo vuol dire cattolico, scusate.
A scuola studiamo la storia dei flussi migratori, le scoperte scientifiche degli arabi nel medioevo. Facciamo statistiche sulla distribuzione della ricchezza nel mondo, con cartine google modificate che ci fanno vedere perché ci sono spostamenti di migranti. Sfatiamo il mito (demenziale) della conquista della religione ismalica. Il tempo di mamma li turchi è passato, non c’è bisogno di nessuna Kinzica de’ Sismondi che suoni la campana per avvisare dello sbarco dei Mori infedeli. Facciamo una bella analisi sul ruolo delle religioni nelle guerre.
E l’ora di religione, qualunque religione, esca gentilmente dalle scuole laiche per il semplice fatto di costituire una personale opinione e aderenza a una visione del mondo di fronte alla quale lo stato e le sue istituzioni restano neutre, la lasciano alla buona cura di ogni cittadino e agli istituti di competenza (chiese di varie religioni, coi loro legittimissimi catechismi).

My two cents,

Elena Pasquinelli

Lettera del Partito Democratico Parigi all’ambasciatore d’Italia

Abbiamo inviato oggi questa lettera all’ambasciatore d’Italia a Parigi, Giovanni Caracciolo di Vietri:

Partito Democratico Parigi
Associazione Democratici Parigi
33 rue Croulebarbe
75013 Parigi

Parigi, 13 ottobre 2009

All’attenzione di Giovanni Caracciolo di Vietri
Ambasciata d’Italia a Parigi
51, rue de Varenne
75007 Parigi

Egregio Ambasciatore,

secondo “Il Fatto Quotidiano” di oggi 13 ottobre, la sua lettera di protesta a Libération del 29 settembre 2009 sarebbe la conseguenza di una circolare ministeriale che invita i diplomatici a reagire di fronte ad articoli di stampa estera critici nei confronti di Silvio Berlusconi.

Desideriamo manifestare il nostro profondo disagio sia nei confronti del contenuto della lettera di protesta da lei inviata, sia nei confronti di questa presunta strategia di difesa dell’immagine dell’Italia, della quale ci piacerebbe avere formale smentita.

È forse superfluo osservare che la stampa estera non ha per vocazione di rispondere alle esigenze di comunicazione di Silvio Berlusconi, ma di diffondere informazioni. Noi abbiamo la netta impressione che la stampa estera non stia facendo altro che prendere atto di ciò che caratterizza tanto l’attualità italiana quanto l’operato del Presidente del Consiglio.

Siamo anche noi, lavoratori italiani all’estero, preoccupati per l’immagine del nostro Paese; forse più di chiunque altro. E ci rivolgiamo a lei, nostro formale rappresentante diplomatico, perché informi le autorità della nostra preoccupazione, che non si può lenire con poco spontanee lettere di protesta alla stampa, ma con il realizzarsi di un comportamento politico e istituzionale ispirato a moralità, discrezione, rispetto per le altrui opinioni, e senso dello Stato.

Rispettosi saluti,

Associazione Democratici Parigi
Circolo PD Parigi

Primarie PD – Voto On Line – sito ora disponibile

Facendo seguito al precedente post sull’argomento, vi segnaliamo che è ora disponibile il sito per il voto on line per chi sarà all’estero il 25 Ottobre e non avrebbe altrimenti occasione di votare nel proprio seggio. Il sito è il seguente:

http://votoestero.partitodemocratico.it/

Visitando il sito, è già possibile registrarsi seguendo l’apposito link e poi scegliendo il paese nel quale ci si troverà il 25 Ottobre.

È necessario segnalare un numero di cellulare che possa fare e ricevere chiamate all’estero quel giorno (il numero da chiamare sarà comunque gratuito). È inoltre necessario segnalare un indirizzo e-mail al quale verrà comunicato un PIN code necessario per votare.

Se sapete di essere all’estero il 25 Ottobre e temete di non potere votare per tale motivo, affrettatevi, iscrivetevi su http://votoestero.partitodemocratico.it/ .

a cura di Stefano Zacchiroli

Primarie PD – Voto On Line

Le Primarie del 25 ottobre si avvicinano.

Ricordiamo che a Parigi saranno allestiti tre seggi:

  1. nel 6° arrondissement al 16 rue Visconti (sede PS) M° Odéon
  2. nel 12° arrondissement al 28 rue C. Tillier (sede Acli) M° Reully Diderot
  3. nel 18° arrondissement al 7bis rue de Tretaigne

Anche a Lione un seggio sarà aperto Domenica 25 ottobre, dunque tutti coloro che vorranno recarsi alle urne potranno farlo. Il seggio sarà installato presso il Circolo Sardo  46 rue de la Madeleine / Rez-de-chaussé externe 69007 Lione con un orario dalle 9h00 alle 14h00.

Per tutti coloro all’estero che non potranno recarsi al seggio esiste la possibilità del VOTO ON LINE.

Il documento di riferimento contenente tutte le informazioni al momento disponibile è la Delibera n.42, disponibile sul sito del partito democratico. Eccovi un breve vademecum dei punti salienti della delibera:

  • chi può partecipare al voto on line: elettori del PD residenti all’estero e cittadini italiani temporaneamente all’estero (turisti compresi)
  • è necessario registrarsi precedentemente per potere votare on line; le modalità sono in fase di definizione
  • sarà necessario registrarsi dal 12 al 21 ottobre, chi non si registra durante tale periodo non potrà votare on line
  • si potrà votare on line (previa registrazione) dalle ore 22:00 del 24 ottobre 2009 alle ore 20:00 del 25 ottobre, ora italiana

Vi daremo ulteriori informazioni sul voto on line non appena saranno disponibili, nel frattempo vi invitiamo a consultare la Delibera n.42 e a diffondere le informazioni ivi contenute.

Se sapete di essere in viaggio all’estero il 25 ottobre (conferenze, vacanze, viaggi di lavoro, ecc.), non perdere l’occasione di votare, fatelo on line! (e quindi registratevi per tempo …)

a cura di Stefano Zacchiroli