errare humanum est…

Un partito che perde milioni di voti non si chiude in se stesso, sopratutto in un momento di distanza siderale tra l’opinione pubblica e la “politica”.Le proposte del segretario Epifani devono essere materia congressuale. Non si cambiano le regole prima di un congresso.

E, se gli iscritti sono cosi importanti per certi dirigenti del PD, perché non sono mai consultati?

  • Il segretario, Fabio Liberti
  • Emanuele Dolce
  • Fabrizio Botta
  • Raffaello Ferone
  • Cristiano Ciuti
  • Massimiliano Picciani
  • Claudio Pirrone
  • Marcello Civelli
  • Paolo Sartini
  • Mario Vaudano
  • Nicoletta Diasio
  • Laura
  • Anna Maria Briglia
  • Dario
  • Daniele Santarelli

Buone Vacanze

Con la riunione di segreteria del Circolo PD Parigi di oggi 13 Luglio, inizia per il nostro gruppo un periodo di vacanza estiva che auguriamo a ciascun lettore.

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foto2Arrivederci quindi alla rentrée di Settembre.

Queste le date dei prossimi eventi in programma  i cui dettagli verranno comunicati in seguito:

5 Settembre: incontro con l’on.Sandro Gozi che ci presenterà il suo nuovo libro

12 Settembre: parliamo di euro, austerità e finanza con Filippo Taddei e Cosimo Pacciani

17 Settembre: parleremo di lavoro in europa, in occasione della venuta a Parigi di Fulvio Fammoni, Presidente della Fondazione Giuseppe Di Vittorio. Ci presenterà un libro su Bruno Trentin.

5 Ottobre: dibattito-convegno sulla transizione energetica

 

 

 

A testa alta

Come militanti del circolo PD di Parigi siamo preoccupati, delusi e sconcertati da quello che è successo oggi in Parlamento.

Il PDL ha minacciato di far cadere il governo se non avessimo accettato di sospendere per tre giorni i lavori parlamentari: una forma di protesta eversiva contro la Corte di Cassazione. Colpevole, secondo loro, di aver fissato troppo presto l’udienza di un processo di Silvio Berlusconi.

E i nostri eletti li hanno accontentati.

Non possiamo tollerare che il PD abbia accettato di chinare al testa e subire questo ricatto: la scusa della prassi, le giustificazioni sul fatto che i lavori non saranno sospesi per tre giorni “ma solo qualche ora”, sono imbarazzanti.

Senza fare le sceneggiate che fa Beppe Grillo (perfino quando viene ricevuto dal Presidente della Repubblica, come oggi), vorremmo un PD capace di dire con chiarezza: no.

No, non si sospendono i lavori parlamentari, neppure per cinque minuti, mentre l’Italia viene declassata un’altra volta dalle agenzie di rating.
No, le larghe intese non sono un cappio che ci siamo messi al collo in attesa che Berlusconi lo stringa a piacimento.
No: non lasceremo che la nostra democrazia resti schiacciata tra i deliri propagandistici di Beppe Grillo e gli attacchi eversivi di Silvio Berlusconi.

E infine, per l’ennesima volta, no: non abbiamo paura di tornare al voto.

Anzi, chiediamo di organizzare il prima possibile un congresso per scegliere tutti assieme una linea politica chiara ed eleggere dirigenti nazionali capaci di mantenerla. Senza esitazioni, a testa alta.