di Stefano Zacchiroli
In questi giorni si è detto (di) tutto sul referendum elettorale ed in particolari sui presunti costi del suo scorporo dalle altre consultazioni elettorali in vista. Con buon atteggiamento da pescatori («ho pescato una carpa di almeno 20 kg»), i sostenitori dell’accorpamento sono stati intenti a massimizzare le cifre (si è letto persino un “500 milioni di euro”), mentre i detrattori erano intenti a minimizzarle.
Buon ultimo, Silvio Berlusconi ha ieri dichiarato: “Siamo lontanissimi dalle cifre di cui si era parlato, che comprendevano anche i costi dell’andare e tornare dal voto, quelli dell’eventuale assenza dal lavoro per chi avesse deciso di andare a votare il lunedì”.