Che gli italiani abbiano opinioni diverse sia in patria che all’estero, non è, di per sé, stupefacente. Rattrista peró che chi ha vissuto l’esperienza dell’emigrazione e dell’accoglienza in una terra straniera possa mantenere un alto tasso di provincialismo nella propria lettura del mondo, e prendere, della storia passata e di quella presente, solo le briciole che confortano tale lettura ottusa. Rattrista a maggior ragione considerando che queste persone hanno importanti incarichi politici per la Repubblica Italiana.
Leggete questa lettera dei parlamentari del MAIE:
Leggetela e siate certi che al Circolo del PD Parigi la pensiamo diametralmente all’opposto:
– Come cittadini italiani e italo-francesi ci sentiamo integrati nel Paese in cui viviamo. Condividiamo quindi oneri, onori e disgrazie al pari di tutte le altre persone che vivono insieme a noi.
– La legge sulla cittadinzanza in discussione in Italia, è rivolta a quelle persone che da lungo tempo lì vivono, studiano e lavorano. Esattamente come capitò e capita ancora oggi ai migranti Italiani. Non esiste alcuna correlazione fra la necessità di questa legge e i recenti flussi dei profughi. Nè tanto meno esiste una correlazione fra la necessità di questa legge e i tragici fatti vissuti da noi anche in prima persona.
Chi sostiene il contrario non fa che compiere un puro atto di sciacallaggio politico.
Atto che riteniamo indegno.