Segnalo un articolo comparso sull’Unità, a proposito di veli ma soprattutto di diritti e corpo delle donne
http://archivio2.unita.it/v2/carta/showoldpdf.asp?anno=2010&mese=05&file=06CUL38a
E vi segnalo anche il sito internet di
Nawal El Saadawi http://www.nawalsaadawi.net/index.html
autrice dell’articolo.
Qualche citazione, per capire di cosa si tratti:
“La violenta opposizione contro i diritti delle donne e dei poveri è universale, e non un fenomeno particolare della regione araba o dei paesi islamici.“
“Il concetto di verginità è insito nell’ebraismo e nel cristianesimo. Per esempio, la Vergine Maria è la madre ideale, e le suore portano il velo. La pratica di coprire le donne con il velo in Europa era limitata tradizionalmente alle comunità ebraiche e a quelle islamiche. Oggi, è sempre più comune tra i migranti islamici che vivono in Olanda, in Francia, in Inghilterra, in Belgio e in altri paesi. “
Nawal El Saadawi parla anche dell’inganno del relativismo culturale (almeno il cattivo uso di questo concetto), a cui ci si appella troppo spesso per giustificare menomazioni fisiche e mentali imposte alle donne riconducendole a scelte religiose e culturali.
Mi pare un ulteriore messaggio che va nella direzione di una seria presa in considerazione dell’ipocrisia a) di chi pensa che la donna sia “velata” solo dall’Islam; b) di chi pensa che l’appello a cultura e religione possa giustificare qualunque atto di disprezzo della libertà altrui, qualunque soperchieria e imposizione.
Elena