Chi insulta l’Italia? Una lettera che forse l’Ambasciatore d’Italia in Francia potrebbe scrivere

Cara Libération,

Abbiamo letto con interesse la lettera dell’ambasciatore d’italia Giovanni Caracciolo di Vietri, apparsa con il titolo “Arrêtez de calomnier l’Italie“, del 29.29.2009, in risposta a un articolo apparso sul vostro giornale. L’ambasciatore non vi ha inviato la lettera che ci saremmo aspettati scrivesse. Cerchiamo di formularla:
“Onorevole presidente del Consiglio

Le segnalo la mia notevole preoccupazione di fronte all’immagine dell’Italia all’estero, che non può non avere gravi ripercussioni sulla vita e sul morale dei concittadini che risiedono al di fuori dei confini nazionali. Temo peraltro che alcune delle critiche che la stampa internazionale Le muove siano condivise da molti degli italiani che vivono all’estero, ed è mio dovere segnalarLe questa che forse Lei troverà essere una singolarità.

Onorevole Presidente del Consiglio, lei è l’immagine e la bandiera dell’Italia. I riflettori sono puntati su di Lei. Ci aiuti. Sia all’altezza della sua carica.  Non riceva più prostitute, o quantomeno verifichi che codeste non tengono accesi i registratori nella Sua camera da letto. Dimostri di non essere ricattabile. Non umilii le sedi istituzionali, come invece fa quando usa per scopi pubblici le Sue residenze private, Villa Certosa, Arcore, Palazzo Grazioli. Non mescoli pubblico e privato. Permetta agli Italiani di credere che i ministri del Suo governo stiano cercando di far gli interessi della RAI contro quelli di Mediaset, suo principale concorrente, come dovrebbero. Risponda alle domande che le rivolge la stampa nazionale e internazionale come fa qualsiasi capo di governo in un paese moderno, per evitare di dare dell’Italia un’immagine di paese arretrato. Si assuma le responsabilità di quello che i giornali di proprietà della Sua famiglia dicono contro questo o quel Suo avversario politico, per evitare di dare l’impressione che non è in grado di controllarli (e se non controlla nemmeno il Suoi dipendenti, come governerà il Paese? diranno alcuni). Eviti di nominare suoi ex-dipendenti a incarichi istituzionali. Eviti di dar l’impressione di aver promesso incarichi istituzionali a persone che le hanno fatto un favore, massime un favore sessuale. Cancelli ogni ombra sui procedimenti giudiziari a suo carico rispondendo nelle sedi appropriate, e non creando leggi ad personam. Consideri l’impatto non necessariamente positivo per l’immagine del Paese di inni canori come quelli che accompagnano le sue apparizioni pubbliche e televisive, e che dovrebbero sostenere una sua candidatura al Nobel.

Mi rendo conto, Onorevole Presidente del Consiglio, che la mia richiesta, ancorché incompleta, sia per lei onerosa; ma in quanto Ambasciatore dello Stato che rappresento, vorrei potermi rivolgere a testa alta ai miei colleghi, e anche ai miei concittadini che risiedono in questa terra. Serva il suo alto mandato con onore.”

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