E’ partita in Italia la raccolta delle firme a sostegno dei tre referendum che chiedono l’abrogazione di alcune norme di legge disciplinanti il servizio di distribuzione dell’acqua.
La raccolta, cominciata il 24 Aprile 2010 e per una durata di tre mesi, è sostenuta da un vasto schieramento di associazioni sociali, culturali e politiche.
I tre quesiti depositati chiedono l’ abrogazione di alcune norme di legge, introdotte a partire dal 2006, che sostengono l’ingresso di soggetti privati nelle gestione dei servizi di distribuzione dell’acqua. In particolare, l’ultima norma approvata in ordine di tempo e contenuta nella legge 166 del 20 Novembre 2009 impone agli attuali gestori a totale capitale pubblico di affidare il servizio entro il 2011 a società private o miste con una presenza minima del privato del 40%.
Il Partito Democratico e l’Associazione Democratici di Parigi ritengono che il servizio della distribuzione dell’acqua :
- Sia fra quelli da ritenersi essenziali per le famiglie
- Non sia sufficentemente liberalizzabile, tale cioé da poter garantire, tramite libera conconcorrenza, una scelta plurale e rapidamente modificabile da parte dei consumatori.
- Abbia una valenza economica e sociale che deve restare a beneficio e gestione locale.
- Sia largamente incompatibile con la presenza di capitale privato volto, per sua legittima natura, alla realizzazione del profitto.
Per questo il Partito Democratico e l’Associazione Democratici di Parigi aderiscono alla campagna referendaria sia a sostegno della raccolta delle firme sia, eventualmente, a sostegno per il voto affermativo di abrogazione.
Nell’auspicio che i referendum siano sostenuti dal più largo schieramento possibile in Italia ed all’estero, si fa appello a tutte le associazioni ed alle singole persone presenti in Francia ed in Île de France affinchè si costituisca, un coordinamento locale volto a sostenere i quesiti nelle forme e nella modalità che si riterranno più opportune.
Parigi, 10 Maggio 2010.
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